Parliamo d'amore
Sfogliando distrattamente le pagine della Dottrina Sociale della Chiesa mi ha colpito una frase a pag.125 del testo. Dice "..l'essere umano è fatto per amare e senza amore non può vivere". Giovanni Paolo diceva, nella sua Lettera alle Famiglie:"...amare significa dare e ricevere quanto non si può nè comperare nè vendere, ma solo liberamente e reciprocamente elargire". E' bello parlare così di amore perchè descrive una realtà antropologica profonda che contraddice il
dettato di una società che è orientata, in massima parte, a criteri di efficenza, di profitto e di proprio tornaconto.
Parliamo d'amore partendo, allora, dal fatto che ognuno di noi è nato con un infinito bisogno di essere amato e di amare e che questa sete d'amore è un bisogno primario, più vitale del mangiare, del bere edel dormire. nessuno di noi potrebbe oggi amare, se non fosse stato amato ieri e se l'amore che abbiamo ricevuto era un pò zoppicante, per es. un amore geloso,o possessivo, o ansioso, anche il nostro modo di amare oggi, potrebbe avere delle "zone di ombra". il bisogno d'amore, cioè il bisogno di riconoscimento, di appartenenza, di gratificazione è la "conditio sine qua non" che ci apre all'incontro e al dialogo con le altre persone e ci da la possibilità di dilatare noi stessi oltre i nostri confini.
Nel nostro vivere quotidiano ci siamo abituati a "relativizzare e a banalizzare l'esperienza d'amore" perchè, continuamente, sotto i riflettori di ogni genere, scorre l'effimero della vita e vengono oscurati i valori che ne sono il fondamento.
Con il termine "amore" viene compreso tutto, è amore la passione per uno sport, è amore l'attaccamento ad un animale, è amore l'interesse per una nuova tecnologia, è amore l'intreccio delle soapopera, è amore ogni relazione che soddisfi i miei desideri, anche se momentanei e passeggeri. Per amore vengono commessi tanti tradimenti, sempre per amore si sciolgono legamo o si raddoppiano, ancora per amore, a volte, si uccide.
Qualcuno un giorno disse:"..amatevi come Io vi ho amato". E se cerchiamo di capire come ci ha amato scopriamo che il Suo era un amore "gratuito" era un "dare"infinito, tracciando la mappa della nostra piena umanità.
In fondo tutta la storia degli uomini ci appartiene come se fosse la nostra. C'è un inizio, una nascita, prosegue con un percorso accidentato, con ruzzoloni e cadute, ma anche con scalate e traguardi, per giungere ad una fine che avrà significato " sol per chi lascia un'eredità di affetti" come diceva il poeta.
Ogni nostra storia è così, più o meno vissuta, più o meno sofferta, ma in ogni nostra storia possiamo scoprire l'amore che la conduce. A volte è palese, a volte è nascosto, a volte è dichiarato, a volte è sotteso. Ma esiste, dobbiamo solo scoprirlo. Quante volte ci siamo chiesti perchè abbiamo scelto quella persona, oppure perchè abbiamo preso quella decisione o intrapreso quella strada che mai avremmo immaginato e che invece ci si rivela positiva, Quante volte ci troviamo a vivere situazioni da cui non riusciamo ad uscire e poi, piano piano, si srotolano, si spieghetano, trovando soluzioni impensabili prima. E' solo il destino? E' solo il caso? Qualcuno scrisse un giorno "..che cosa è l'uomo perchè te ne ricordi e il figlio dell'uomo perchè te ne curi ?"
Voglio ricordare Camus quando diceva "..nell'uomo vi sono più cose da ammirare" ed ancora Tagore che insegna "Ogni bimbo che nasce annuncia che Dio continua a sperare nell'uomo" e Vinoba Bhave, il grande discepolo di Gandhi, dichiarava " la madre in attesa del figlio è in attesa di Dio".
Allora....perchè io seguito a non voler capire ?
A cura dello Staff di consulenza
dettato di una società che è orientata, in massima parte, a criteri di efficenza, di profitto e di proprio tornaconto.
Parliamo d'amore partendo, allora, dal fatto che ognuno di noi è nato con un infinito bisogno di essere amato e di amare e che questa sete d'amore è un bisogno primario, più vitale del mangiare, del bere edel dormire. nessuno di noi potrebbe oggi amare, se non fosse stato amato ieri e se l'amore che abbiamo ricevuto era un pò zoppicante, per es. un amore geloso,o possessivo, o ansioso, anche il nostro modo di amare oggi, potrebbe avere delle "zone di ombra". il bisogno d'amore, cioè il bisogno di riconoscimento, di appartenenza, di gratificazione è la "conditio sine qua non" che ci apre all'incontro e al dialogo con le altre persone e ci da la possibilità di dilatare noi stessi oltre i nostri confini.
Nel nostro vivere quotidiano ci siamo abituati a "relativizzare e a banalizzare l'esperienza d'amore" perchè, continuamente, sotto i riflettori di ogni genere, scorre l'effimero della vita e vengono oscurati i valori che ne sono il fondamento.
Con il termine "amore" viene compreso tutto, è amore la passione per uno sport, è amore l'attaccamento ad un animale, è amore l'interesse per una nuova tecnologia, è amore l'intreccio delle soapopera, è amore ogni relazione che soddisfi i miei desideri, anche se momentanei e passeggeri. Per amore vengono commessi tanti tradimenti, sempre per amore si sciolgono legamo o si raddoppiano, ancora per amore, a volte, si uccide.
Qualcuno un giorno disse:"..amatevi come Io vi ho amato". E se cerchiamo di capire come ci ha amato scopriamo che il Suo era un amore "gratuito" era un "dare"infinito, tracciando la mappa della nostra piena umanità.
In fondo tutta la storia degli uomini ci appartiene come se fosse la nostra. C'è un inizio, una nascita, prosegue con un percorso accidentato, con ruzzoloni e cadute, ma anche con scalate e traguardi, per giungere ad una fine che avrà significato " sol per chi lascia un'eredità di affetti" come diceva il poeta.
Ogni nostra storia è così, più o meno vissuta, più o meno sofferta, ma in ogni nostra storia possiamo scoprire l'amore che la conduce. A volte è palese, a volte è nascosto, a volte è dichiarato, a volte è sotteso. Ma esiste, dobbiamo solo scoprirlo. Quante volte ci siamo chiesti perchè abbiamo scelto quella persona, oppure perchè abbiamo preso quella decisione o intrapreso quella strada che mai avremmo immaginato e che invece ci si rivela positiva, Quante volte ci troviamo a vivere situazioni da cui non riusciamo ad uscire e poi, piano piano, si srotolano, si spieghetano, trovando soluzioni impensabili prima. E' solo il destino? E' solo il caso? Qualcuno scrisse un giorno "..che cosa è l'uomo perchè te ne ricordi e il figlio dell'uomo perchè te ne curi ?"
Voglio ricordare Camus quando diceva "..nell'uomo vi sono più cose da ammirare" ed ancora Tagore che insegna "Ogni bimbo che nasce annuncia che Dio continua a sperare nell'uomo" e Vinoba Bhave, il grande discepolo di Gandhi, dichiarava " la madre in attesa del figlio è in attesa di Dio".
Allora....perchè io seguito a non voler capire ?
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Centro di Consulenza Familiare " S. Costanza" APS Tel. +39 3476132861
Internet: www.consultoriofamiliaresantacostanza.org PEC: [email protected]
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